Altrove E Qui Songtext
Ho vissuto per lasciare un segno
come se non fosse mai finita
ho portato la mia fede in pegno
per non farla più cadere dalle dita
ho sentito i brividi del mare
quando canta ruggini di voci
ho pregato molto su un altare
di speranze vuote infrante come noci
ho disegnato un universo parallelo
dove non ero più così
come se non fosse mai finita
ho portato la mia fede in pegno
per non farla più cadere dalle dita
ho sentito i brividi del mare
quando canta ruggini di voci
ho pregato molto su un altare
di speranze vuote infrante come noci
ho disegnato un universo parallelo
dove non ero più così
e ho costruito una terrazza sopra il cielo
per stare ovunque ma non qui
Qui lungo una via per arrivare al centro
qui di fronte al vento che mi soffia contro
altrove e qui
sul limite del bosco in cui mi addentro
qui nel mulinello di una scia
Ho suonato il tema della sera
senza saper leggere le stelle
ho dormito tra le nubi a schiera
per trovare un posto a un’anima ribelle
ho inseguito più di mille anni
aspettando l’ultimo domani
ho sparato all’alba degli inganni
perché il sogno non si sporchi mai le mani
ho colorato un uomo come fa un bambino
che non si è alzato più da lì
ed ho smarrito il passaporto del destino di esser chiunque ma non chi
Qui sul petto in cerca del mio baricentro
qui nell’eco di una stanza e mai un riscontro
altrove e qui
dietro la porta tra una fuga e un rientro
qui in uno specchio che mi spia
In ogni notte accesa a far le prove
di storie nuove nell’attesa
di quell’impresa che commuove
che è mai si è arresa e si muove altrove
Qui sul fondo del mio cuore l’epicentro
qui sotto la pelle di un eterno scontro altrove
qui nel mondo a chiedermi che cosa centro
qui col tempo che è volato via altrove
qui con una musica che batte dentro
qui per una vita che mi corre incontro altrove
qui dove sarò per sempre un fuori centro
qui in questa storia che è la mia
la mia
per stare ovunque ma non qui
Qui lungo una via per arrivare al centro
qui di fronte al vento che mi soffia contro
altrove e qui
sul limite del bosco in cui mi addentro
qui nel mulinello di una scia
Ho suonato il tema della sera
senza saper leggere le stelle
ho dormito tra le nubi a schiera
per trovare un posto a un’anima ribelle
ho inseguito più di mille anni
aspettando l’ultimo domani
ho sparato all’alba degli inganni
perché il sogno non si sporchi mai le mani
ho colorato un uomo come fa un bambino
che non si è alzato più da lì
ed ho smarrito il passaporto del destino di esser chiunque ma non chi
Qui sul petto in cerca del mio baricentro
qui nell’eco di una stanza e mai un riscontro
altrove e qui
dietro la porta tra una fuga e un rientro
qui in uno specchio che mi spia
In ogni notte accesa a far le prove
di storie nuove nell’attesa
di quell’impresa che commuove
che è mai si è arresa e si muove altrove
Qui sul fondo del mio cuore l’epicentro
qui sotto la pelle di un eterno scontro altrove
qui nel mondo a chiedermi che cosa centro
qui col tempo che è volato via altrove
qui con una musica che batte dentro
qui per una vita che mi corre incontro altrove
qui dove sarò per sempre un fuori centro
qui in questa storia che è la mia
la mia