Bisturi Songtext
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Featuring Shezan Il Ragio
Con uno splash di gin nel mio spritz, dello spring del long drink, nella street fumo very quick, l'impatto con il micro mi da il kick nel femore, le metriche girano come eliche alfabetiche non alegebriche, faccio del bombing con dei dittonghi, rimbomba il chip come il lidle, l'essenza di un batterista e suoi para didle, rughe sugli zigomi per i discorsi spersi, scritti sparsi nei rincorsi qui discorsi da sottoporsi, le mie armi carta penna, non esiste stratagemma, ogni lirica e' una gemma ti straccio con la lingua, la mia arringa metrico decimale, cellula tumorale, equivale a un fumogeno cancerogeno nel tuo spinterogeno,
drinca una pinta della mia polpa, che spinta manda in pappa la tua lacca cecità cataratta, spezza la concentrazione di un agonista, antagonista, protagonista, equilibrista con l'assenza di carisma, se ti fissi glissi sulle sintesi della mia formula coi cingoli, e' clorofiliana come la fotosintesi, la metastasi di parafrasi ricca di cristalli liquidi, detersivi non c'e' feeling, e' solo dissing chiusa parentesi, da ogni angolazione pseudo repressione, la mia verbo assuefazione, neuroamputazione, bollente in rotazione, con questa formazione stile ed espressione di un scisma che ti scinde come un prisma in un raggio triplocolore.
Taglio monosillabi con intenzioni belliche nel lessico, guerriglia urbana che marcia sotto il portico, finito il labiale ti si sgama dalle prime rime che pesti delle gran merde concerne..
Patrizio Plebei tre strike vai alla circondariale Snai accetto scommesse quanti anni ti devi sucare, la pulsazione illumina il battito robotico,m ti soffoco cianotico, hai contratto la mia febbre ti somministro l'antibiotico, come un fascio di pensieri rigenerante, curo la soddisfazione del cliente, tagliere scaldino e trinciante, bollitore vapore olio rovente, non c'e' niente di scadente, la qualita' si vede, si sente, si assaggia. Prima si spadella dopo si pasteggia, la mia pupilla brilla e' una scintilla, quando sdruma la crema che fuma in cucina poi sale e non ritorna, nel livello mi ribello per passare piattaforma, tiro il collo a queste bisce che strisciano nell'erba, piu' vivo adesso di quand'ero nel click giocando riserva, in un lampo di genio allo xeno stabacco seno coseno sulla tangente sono fendente, continuo crescente tienlo presente.
Con uno splash di gin nel mio spritz, dello spring del long drink, nella street fumo very quick, l'impatto con il micro mi da il kick nel femore, le metriche girano come eliche alfabetiche non alegebriche, faccio del bombing con dei dittonghi, rimbomba il chip come il lidle, l'essenza di un batterista e suoi para didle, rughe sugli zigomi per i discorsi spersi, scritti sparsi nei rincorsi qui discorsi da sottoporsi, le mie armi carta penna, non esiste stratagemma, ogni lirica e' una gemma ti straccio con la lingua, la mia arringa metrico decimale, cellula tumorale, equivale a un fumogeno cancerogeno nel tuo spinterogeno,
drinca una pinta della mia polpa, che spinta manda in pappa la tua lacca cecità cataratta, spezza la concentrazione di un agonista, antagonista, protagonista, equilibrista con l'assenza di carisma, se ti fissi glissi sulle sintesi della mia formula coi cingoli, e' clorofiliana come la fotosintesi, la metastasi di parafrasi ricca di cristalli liquidi, detersivi non c'e' feeling, e' solo dissing chiusa parentesi, da ogni angolazione pseudo repressione, la mia verbo assuefazione, neuroamputazione, bollente in rotazione, con questa formazione stile ed espressione di un scisma che ti scinde come un prisma in un raggio triplocolore.
Taglio monosillabi con intenzioni belliche nel lessico, guerriglia urbana che marcia sotto il portico, finito il labiale ti si sgama dalle prime rime che pesti delle gran merde concerne..
Patrizio Plebei tre strike vai alla circondariale Snai accetto scommesse quanti anni ti devi sucare, la pulsazione illumina il battito robotico,m ti soffoco cianotico, hai contratto la mia febbre ti somministro l'antibiotico, come un fascio di pensieri rigenerante, curo la soddisfazione del cliente, tagliere scaldino e trinciante, bollitore vapore olio rovente, non c'e' niente di scadente, la qualita' si vede, si sente, si assaggia. Prima si spadella dopo si pasteggia, la mia pupilla brilla e' una scintilla, quando sdruma la crema che fuma in cucina poi sale e non ritorna, nel livello mi ribello per passare piattaforma, tiro il collo a queste bisce che strisciano nell'erba, piu' vivo adesso di quand'ero nel click giocando riserva, in un lampo di genio allo xeno stabacco seno coseno sulla tangente sono fendente, continuo crescente tienlo presente.
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