Celentano Songtext
Un giorno che ero in giro per il Caucaso centrale
Lontano da ogni cosa o panorama familiare
Vagavo mentre a destra si innalzava l'Ararat
Montagna che si staglia con la sua maestà
Dove si dice che da qualche parte ci sia l'arca di Noè
Yuppie du, evoé, evoé
Il vecchio patriarca che ha inventato il vino
Ebbrezza di salvezza e spirito divino
Mi ritrovai a una cena con dei gangsters
Che guidavano un Suv marca Mercedes Benz
Lontano da ogni cosa o panorama familiare
Vagavo mentre a destra si innalzava l'Ararat
Montagna che si staglia con la sua maestà
Dove si dice che da qualche parte ci sia l'arca di Noè
Yuppie du, evoé, evoé
Il vecchio patriarca che ha inventato il vino
Ebbrezza di salvezza e spirito divino
Mi ritrovai a una cena con dei gangsters
Che guidavano un Suv marca Mercedes Benz
Non mi ricordo come fossi finito lì in mezzo
Turista fai da te o temerario o un pazzo
Brindammo con la peggior vodka mai assaggiata
Eppure molto buona e adatta alla serata
Non so parlare il russo né tantomeno armeno
Ma quando il tasso alcolico va su se ne fa a meno
Così ci unì l'istinto umano e primordiale
Che alberga nelle anime oltre al bene e al male
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
E quando incontro qualcun altro
Conosco più me stesso
E il mondo è casa mia, casa mia (Casa mia)
Il senso di vivere all'aperto E di uscire allo scoperto
Ogni posto è casa mia, casa mia, casa mia
Squali di terraferma con i denti affilati
Il mondo non è un posto per palati raffinati
Un giorno di settembre di qualche vita fa
Che stavo vagabondo nel mio amato aldiquà
Ero fermo tra Vladivostok e qualche posto assurdo
Cercavo il Sacro Graal o chissà, non ricordo
Due tizi con un sidecar sovietico o cinese
Mi dettero una mano con qualche loro arnese
A riparar la gomma e a rinfrancare l'umore
E prima di lasciarci mi invitarono a stare
Che l'indomani celebravano uno sposalizio
Di una loro cugina e fu un momento propizio
La festa generosa naufragò nell'ebbrezza
Un pugno e una carezza, un pugno e una carezza
A distanza siderale da missione della NASA
Evoè, evoè, sembrava di essere a casa
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
E quando incontro qualcun altro
Conosco più me stesso
E il mondo è casa mia, casa mia (Casa mia)
Il senso di vivere all'aperto
E di uscire allo scoperto
Ogni posto è casa mia, casa mia, casa mia
Essere italiano ha i suoi vantaggi (Bravo)
Ovunque sono stato in giro, ovunque nei miei viaggi
Se dico sono un italiano un po' come Cutugno
Pausini, Ramazzotti, il papa, Maneskin, Modugno
Mi guardano e mi dicono il nome di un calciatore
Di un sarto o di un artista, e scatta il buon umore
Io non ho nessun merito, ma chiaro che approfitti
E mostro la mia foto insieme a Pavarotti
Mi gridano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Mi gridano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Prisencolinsvalutation, Una storia d'amore
Ventiquattromila baci, uh
Si è spento il sole
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Turista fai da te o temerario o un pazzo
Brindammo con la peggior vodka mai assaggiata
Eppure molto buona e adatta alla serata
Non so parlare il russo né tantomeno armeno
Ma quando il tasso alcolico va su se ne fa a meno
Così ci unì l'istinto umano e primordiale
Che alberga nelle anime oltre al bene e al male
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
E quando incontro qualcun altro
Conosco più me stesso
E il mondo è casa mia, casa mia (Casa mia)
Il senso di vivere all'aperto E di uscire allo scoperto
Ogni posto è casa mia, casa mia, casa mia
Squali di terraferma con i denti affilati
Il mondo non è un posto per palati raffinati
Un giorno di settembre di qualche vita fa
Che stavo vagabondo nel mio amato aldiquà
Ero fermo tra Vladivostok e qualche posto assurdo
Cercavo il Sacro Graal o chissà, non ricordo
Due tizi con un sidecar sovietico o cinese
Mi dettero una mano con qualche loro arnese
A riparar la gomma e a rinfrancare l'umore
E prima di lasciarci mi invitarono a stare
Che l'indomani celebravano uno sposalizio
Di una loro cugina e fu un momento propizio
La festa generosa naufragò nell'ebbrezza
Un pugno e una carezza, un pugno e una carezza
A distanza siderale da missione della NASA
Evoè, evoè, sembrava di essere a casa
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Mi gridavano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
E quando incontro qualcun altro
Conosco più me stesso
E il mondo è casa mia, casa mia (Casa mia)
Il senso di vivere all'aperto
E di uscire allo scoperto
Ogni posto è casa mia, casa mia, casa mia
Essere italiano ha i suoi vantaggi (Bravo)
Ovunque sono stato in giro, ovunque nei miei viaggi
Se dico sono un italiano un po' come Cutugno
Pausini, Ramazzotti, il papa, Maneskin, Modugno
Mi guardano e mi dicono il nome di un calciatore
Di un sarto o di un artista, e scatta il buon umore
Io non ho nessun merito, ma chiaro che approfitti
E mostro la mia foto insieme a Pavarotti
Mi gridano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Mi gridano: "Italiano!" oh-oh
Ferrari
Celentano, oh-oh
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Prisencolinsvalutation, Una storia d'amore
Ventiquattromila baci, uh
Si è spento il sole
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du
Yuppie du, Yuppie du, Yuppie du
Yuppie du-i-du, Yuppie du