Dov'eri Tu Quel Giorno? Songtext
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C'è stato un tempo in cui la convinzione
Di non avere torti, ma un'unica ragione
Fu più diffusa nell'aria dei pollini d'aprile
Una forza immaginaria, ma dubitarne era da vile
La presunzione, senza contraddittorio
Di avere messo a punto il piglio necessario
Per risputare quei rospi che ci fecero ingoiare
Proprio dritti su quei loro grugni di latte andato a male
Dov'eri tu quel giorno?
Ricordi o no?
Di non avere torti, ma un'unica ragione
Fu più diffusa nell'aria dei pollini d'aprile
Una forza immaginaria, ma dubitarne era da vile
La presunzione, senza contraddittorio
Di avere messo a punto il piglio necessario
Per risputare quei rospi che ci fecero ingoiare
Proprio dritti su quei loro grugni di latte andato a male
Dov'eri tu quel giorno?
Ricordi o no?
Dov'eri tu quel giorno?
Te lo dirò
Cantavi nel coro più forte che mai
Senza incrinature, adesso lo sai
Con toni d'imperio la tua voce copriva
La mia che una qualche incertezza tradiva
Poi venne il giorno che dall'alto d'un balcone
Ci s'intimò di scegliere tra il pane ed i cannoni
Se si fu fessi a tal punto da lasciare risposta al coro
Poi lo fummo doppiamente a non esigerli davvero
Ora ch'è chiaro, lampante come il sole
Che tutto quel drizzare di gobbe fu un'orgia di parole
C'è ressa per offrire servizio a chi forza l'ha sul serio
Puntuali come quei treni che arrivavano in orario
Dov'eri tu quel giorno?
Che è ieri poi
Dov'eri tu quel giorno?
Puoi dirlo, vuoi?
Su un nuovo spartito spalanchi la bocca
Un ciclo è esaurito e sotto a chi tocca Fratelli di ieri, già oggi da odiare
Ma ancora la spunta il più lesto a cantare
"Ma io che forse tra i fessi ero il più fesso
Qualcosa da ridire lo avrei di nuovo adesso
Ad accorrere festanti in soccorso a chi già vince
Ci si mette addosso un gran brutto cencio
Che nei secoli non stinge"
Non stinge
Non stinge
(Grazie a Gre_Hateful per questo testo)
Te lo dirò
Cantavi nel coro più forte che mai
Senza incrinature, adesso lo sai
Con toni d'imperio la tua voce copriva
La mia che una qualche incertezza tradiva
Poi venne il giorno che dall'alto d'un balcone
Ci s'intimò di scegliere tra il pane ed i cannoni
Se si fu fessi a tal punto da lasciare risposta al coro
Poi lo fummo doppiamente a non esigerli davvero
Ora ch'è chiaro, lampante come il sole
Che tutto quel drizzare di gobbe fu un'orgia di parole
C'è ressa per offrire servizio a chi forza l'ha sul serio
Puntuali come quei treni che arrivavano in orario
Dov'eri tu quel giorno?
Che è ieri poi
Dov'eri tu quel giorno?
Puoi dirlo, vuoi?
Su un nuovo spartito spalanchi la bocca
Un ciclo è esaurito e sotto a chi tocca Fratelli di ieri, già oggi da odiare
Ma ancora la spunta il più lesto a cantare
"Ma io che forse tra i fessi ero il più fesso
Qualcosa da ridire lo avrei di nuovo adesso
Ad accorrere festanti in soccorso a chi già vince
Ci si mette addosso un gran brutto cencio
Che nei secoli non stinge"
Non stinge
Non stinge
(Grazie a Gre_Hateful per questo testo)
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