
Generale Songtext
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Generale dalla radiolina
la sento urlare: “ordine, disciplina”
ma lo sa che dove lei è seduto nessuno chiede aiuto
e non c'è una sola mina
i generali si lustrano le medaglie
e c'hanno sangue freddo come rettili
ma sono io che striscio fra le sterpaglie
e guardo da vicino come fischiano i proiettili
e dietro la collina sapessi fa così freddo che congeleresti
e c'è una musica di colpi di fucile
la sento urlare: “ordine, disciplina”
ma lo sa che dove lei è seduto nessuno chiede aiuto
e non c'è una sola mina
i generali si lustrano le medaglie
e c'hanno sangue freddo come rettili
ma sono io che striscio fra le sterpaglie
e guardo da vicino come fischiano i proiettili
e dietro la collina sapessi fa così freddo che congeleresti
e c'è una musica di colpi di fucile
urla di ragazzi e giorni andati persi
di vetri andati in pezzi
contadina, questo ballo tu non lo concederesti a me
Che ho l'uniforme diversa dai tuoi fratelli
partiti già da un anno ma che non torneranno
diversa è la bandiera ed uguali sono i fardelli
e quelli che dicono che t'odio che ne sanno
ma che ne sanno loro?
E la cosa più tremenda della guerra
è che è bella anche se muoiono a milioni
con i padri sette metri sotto terra
e con i figli che ci fanno le canzoni
Generale quanto tempo che è passato
ma quando ci ripenso ancora piango
ho ancora in bocca quel sapore di bruciato
ricordo amici con la faccia in giù nel fango
E un treno che partiva pieno e che tornava vuoto
la mattina tremo quando dormo poco sogno un cielo nero da cui piove fuoco
e un filo spinato che mi avvolge piano
e mi blocca e mi lacera, mi entra in bocca, mi soffoca
l'aria è tossica come quando cadeva una bomba
E aspettavo la prossima e la prossima, e la prossima, e la prossima
E una contadina smorta aspetta alla porta come una bambina
Il fratello partito di prima mattina e diretto alla collina
e dietro la collina gracchiava una radiolina
Era un giorno d'aprile
ma io già avevo gettato il fucile
già avevo gettato il fucile
di vetri andati in pezzi
contadina, questo ballo tu non lo concederesti a me
Che ho l'uniforme diversa dai tuoi fratelli
partiti già da un anno ma che non torneranno
diversa è la bandiera ed uguali sono i fardelli
e quelli che dicono che t'odio che ne sanno
ma che ne sanno loro?
E la cosa più tremenda della guerra
è che è bella anche se muoiono a milioni
con i padri sette metri sotto terra
e con i figli che ci fanno le canzoni
Generale quanto tempo che è passato
ma quando ci ripenso ancora piango
ho ancora in bocca quel sapore di bruciato
ricordo amici con la faccia in giù nel fango
E un treno che partiva pieno e che tornava vuoto
la mattina tremo quando dormo poco sogno un cielo nero da cui piove fuoco
e un filo spinato che mi avvolge piano
e mi blocca e mi lacera, mi entra in bocca, mi soffoca
l'aria è tossica come quando cadeva una bomba
E aspettavo la prossima e la prossima, e la prossima, e la prossima
E una contadina smorta aspetta alla porta come una bambina
Il fratello partito di prima mattina e diretto alla collina
e dietro la collina gracchiava una radiolina
Era un giorno d'aprile
ma io già avevo gettato il fucile
già avevo gettato il fucile
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