La Bellissima Giulietta Songtext
Murubutu
von La Bellissima Giulietta E Il Suo Povero Padre Grafomane
La Bellissima Giulietta Songtext
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Saranno i tuoi sorrisi a farmi vivere a lungo
A darmi asilo dentro ai nidi ove le spine non pungono
A volte basta un sussurro a darti un sussulto
E il tuo pensiero guarda al vero percependone il fulcro,
E tua madre ti bagnò fra le correnti d'acqua chiara
Fra imponenti lave rilucenti d'ossidiana
E i tuoi occhi d'ambra fra le notti d'angora
Chiusi nell'abbraccio di chi sai e chi so che ti ama
Fra idilli e le linee libere e i lidi ti vidi ridere
Ti vidi riunire in fili infiniti le vite simili,
A darmi asilo dentro ai nidi ove le spine non pungono
A volte basta un sussurro a darti un sussulto
E il tuo pensiero guarda al vero percependone il fulcro,
E tua madre ti bagnò fra le correnti d'acqua chiara
Fra imponenti lave rilucenti d'ossidiana
E i tuoi occhi d'ambra fra le notti d'angora
Chiusi nell'abbraccio di chi sai e chi so che ti ama
Fra idilli e le linee libere e i lidi ti vidi ridere
Ti vidi riunire in fili infiniti le vite simili,
Ti vidi apparire in spire di gigli e lapilli nitidi
E questo tuo bel fiorire alla fine mi incise l'iride
Ora il mio senso è scolpito
E la linea dei tuoi occhi mi porta all'infinito,
Mi porta il tuo profilo in fiumi di effluvi
Perché dei profumi sai il vento è bandito
Ba-ba-ba-balla e danza
La tua calma calda qui scalda l'aria va
Oltre ogni il limbo, oltre e anche più
Oltre ogni simbolo, oltre ogni: no-no-no-no-no-no
Vagando su in altri cieli vedevi i pianeti ai piedi
Scrutavi fra i veri beni e sceglievi i cieli terreni
E tu se lo volevi ora hai trovato il tuo astro
E io che non volevo e ora non voglio nient'altro
Non preoccuparti per me non sarò mai più triste
Ora ho due soli a illuminare le tratte di Ulisse
Tra trame fisse e fitte saprò resistere
La mia gioia di esistere è per la gioia di vederti esistere
Ora tu foglia danzante
La gioia di tuo padre tocca vette alte Emanavi luce che andò in onde a tutto, propagando ai bordi un vento forte e asciutto
...e la luna che quel giorno sorse circa alle cinque
Era venuta ad ammirare le tue pupille vitree e linde
Sorte indenni da foreste d'erbe, tre dì prima dell'inizio di inizio Settembre
Riflessi nella tua immagine i magli delle acque diafane
Forti di carne fragile, corpo di foglie d'agave
Io già presentivo la gioia prima
Che risaliva la roccia viva
Non è né storia né fisica
Ma solo meraviglia ed energia purissima:
Ciò che è in comune, ciò che accomuna
L'alba di una vita e l'alba di una civitas.
Venne nell'aria nitida linda come una ninfa
Scintillii dagli abissi tra i prismi all'acqua limpida,
Tutto le girava in tondo sotto una stella fissa
Lei si presentò al mondo: era Giulietta la Bellissima
E questo tuo bel fiorire alla fine mi incise l'iride
Ora il mio senso è scolpito
E la linea dei tuoi occhi mi porta all'infinito,
Mi porta il tuo profilo in fiumi di effluvi
Perché dei profumi sai il vento è bandito
Ba-ba-ba-balla e danza
La tua calma calda qui scalda l'aria va
Oltre ogni il limbo, oltre e anche più
Oltre ogni simbolo, oltre ogni: no-no-no-no-no-no
Vagando su in altri cieli vedevi i pianeti ai piedi
Scrutavi fra i veri beni e sceglievi i cieli terreni
E tu se lo volevi ora hai trovato il tuo astro
E io che non volevo e ora non voglio nient'altro
Non preoccuparti per me non sarò mai più triste
Ora ho due soli a illuminare le tratte di Ulisse
Tra trame fisse e fitte saprò resistere
La mia gioia di esistere è per la gioia di vederti esistere
Ora tu foglia danzante
La gioia di tuo padre tocca vette alte Emanavi luce che andò in onde a tutto, propagando ai bordi un vento forte e asciutto
...e la luna che quel giorno sorse circa alle cinque
Era venuta ad ammirare le tue pupille vitree e linde
Sorte indenni da foreste d'erbe, tre dì prima dell'inizio di inizio Settembre
Riflessi nella tua immagine i magli delle acque diafane
Forti di carne fragile, corpo di foglie d'agave
Io già presentivo la gioia prima
Che risaliva la roccia viva
Non è né storia né fisica
Ma solo meraviglia ed energia purissima:
Ciò che è in comune, ciò che accomuna
L'alba di una vita e l'alba di una civitas.
Venne nell'aria nitida linda come una ninfa
Scintillii dagli abissi tra i prismi all'acqua limpida,
Tutto le girava in tondo sotto una stella fissa
Lei si presentò al mondo: era Giulietta la Bellissima
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