Le Ipotesi Di Un Fannullone Songtext
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Tu non capisci come faccio a dire che sono uno scrittore
se non ho scritto altro che il tuo nome su dei fogli bianchi altre parole risultano alla carta solo dei segni sciocchi ed io non voglio tirare via l'inchiostro nero dei tuoi occhi.
Tu non capisci come faccio a dire che sono un musicista se mai nessuna nota è uscita fuori da questa mia bocca però c'è musica persino nel silenzio di chi ti guarda e tace ed io non voglio che se ne stia nascosta nel suono di una voce.
Chiedimi perché sono qui e sto fermo e pure in movimento accanto a te e ogni posto che vai chiedimi perché sto qui e mi incanto e pure dentro così attento a te ogni cosa che fai chiedimi perché se presto dita i numeri che conto il pensiero volando torna sempre accanto a te.
Tu non capisci come faccio a dire che io sono un pittore se non ho fatto altro che restare ad osservarti il viso e sulla tela che tengo tra le mani io non ci ho fatto un segno così occupato nel bianco della mente a disegnarmi un sogno.
Tu non capisci come faccio a dire che sono uno scultore quando il mio tempo è fatto solo e sempre delle mani in tasca ma se scavassi il viso tuo nel marmo lo so che presto o tardi sarei geloso persino della luce non solo degli sguardi.
(Grazie a Marco Di Vaio per questo testo)
Tu non capisci come faccio a dire che sono uno scrittore, tu non capisci come faccio a dire che io sono un musicista, tu non capisci come faccio a dire che io sono un pittore, tu non capisci come faccio a dire che sono uno scultore.
se non ho scritto altro che il tuo nome su dei fogli bianchi altre parole risultano alla carta solo dei segni sciocchi ed io non voglio tirare via l'inchiostro nero dei tuoi occhi.
Tu non capisci come faccio a dire che sono un musicista se mai nessuna nota è uscita fuori da questa mia bocca però c'è musica persino nel silenzio di chi ti guarda e tace ed io non voglio che se ne stia nascosta nel suono di una voce.
Chiedimi perché sono qui e sto fermo e pure in movimento accanto a te e ogni posto che vai chiedimi perché sto qui e mi incanto e pure dentro così attento a te ogni cosa che fai chiedimi perché se presto dita i numeri che conto il pensiero volando torna sempre accanto a te.
Tu non capisci come faccio a dire che io sono un pittore se non ho fatto altro che restare ad osservarti il viso e sulla tela che tengo tra le mani io non ci ho fatto un segno così occupato nel bianco della mente a disegnarmi un sogno.
Tu non capisci come faccio a dire che sono uno scultore quando il mio tempo è fatto solo e sempre delle mani in tasca ma se scavassi il viso tuo nel marmo lo so che presto o tardi sarei geloso persino della luce non solo degli sguardi.
(Grazie a Marco Di Vaio per questo testo)
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