Lettera Songtext
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Non provo più dolcezza per te
solo freddo alla punta dei piedi quando esco
e più disagio rispetto a qualche anno fa
non lo so cosa cerchi ragazza tossica della mia età
ti chiedo scusa per questo sorriso sbagliato
non so più come si fa
non è pericoloso odio ma freddo alla punta dei piedi
quando esco ondate di clacson frenate urla immonde
e ululanti fantasmi sfavillano tra il cielo e i portici
ma neppure risentimento solo depressione fugace
uno spacciatore sfrecciava con la bici
sembrava una rondine carica di hashish
mi prendo la testa tra le mani
e la faccio strisciare sulla tavola sporca
mentre l’odore di caffè bruciato mi stordisce
faccio l’amore con attenzione ed evito di venirle dentro
capita al rosso marcio veneziano pallido
dello stagno di foglie al parco dieci centimetri alto
solo freddo alla punta dei piedi il pomeriggio
faccio l’amore con attenzione ed evito di venirle nel cuore
di notte i lampioni sorgono dal pavimento
non prendo mai sonno presto
e penso che nessuna dolcezza nessuna tristezza
questo volevo tu sapessi
e nello scrivere parole di vetro su carta di cenere
penso alla fitta allo stomaco che stroncherà la mia vita di debole insetto dalle veloci ali brillanti
e questo volevo tu sapessi già da un po’
parola di vetro carta di cenere spirito sfuggito.
(Grazie a Marco per questo testo)
solo freddo alla punta dei piedi quando esco
e più disagio rispetto a qualche anno fa
non lo so cosa cerchi ragazza tossica della mia età
ti chiedo scusa per questo sorriso sbagliato
non so più come si fa
non è pericoloso odio ma freddo alla punta dei piedi
quando esco ondate di clacson frenate urla immonde
e ululanti fantasmi sfavillano tra il cielo e i portici
ma neppure risentimento solo depressione fugace
uno spacciatore sfrecciava con la bici
sembrava una rondine carica di hashish
mi prendo la testa tra le mani
e la faccio strisciare sulla tavola sporca
mentre l’odore di caffè bruciato mi stordisce
faccio l’amore con attenzione ed evito di venirle dentro
capita al rosso marcio veneziano pallido
dello stagno di foglie al parco dieci centimetri alto
solo freddo alla punta dei piedi il pomeriggio
faccio l’amore con attenzione ed evito di venirle nel cuore
di notte i lampioni sorgono dal pavimento
non prendo mai sonno presto
e penso che nessuna dolcezza nessuna tristezza
questo volevo tu sapessi
e nello scrivere parole di vetro su carta di cenere
penso alla fitta allo stomaco che stroncherà la mia vita di debole insetto dalle veloci ali brillanti
e questo volevo tu sapessi già da un po’
parola di vetro carta di cenere spirito sfuggito.
(Grazie a Marco per questo testo)
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