L'Ultima Notte Del Mondo Songtext
Ecco Novalis
C’è pure Basinski
Vestito di rosa
Tutto sorrisi
Bela Lugosi lo squadra
Gli nega il saluto
“Piuttosto che sorbirmi
Sette ore dei suoi nastri” confessa
“Sono pronto a fare a meno del buio”
C’è pure Basinski
Vestito di rosa
Tutto sorrisi
Bela Lugosi lo squadra
Gli nega il saluto
“Piuttosto che sorbirmi
Sette ore dei suoi nastri” confessa
“Sono pronto a fare a meno del buio”
Chopin è al piano
Prende Ellroy in disparte
Si sente a disagio
La gente lì dentro -dice- non gli piace
“sono venuto solo per senso del dovere”
Ammette sincero
“A eseguire i Notturni
In modo che il cielo la notte
Torni nero”
Stanotte la terra
Ha fatto uno strano giro
Aveva freddo
O s’è fatta commuovere
Dal pianto a dirotto di un bambino
Così è uscita dall’orbita
E s’è messa tra due soli
Che da domani la illumineranno tutta
Dall’equatore ai poli
“Se manca la notte
Sarà sempre giorno”
Realizza Von Masoch stordito
Versandosi un flacone d’arsenico nel vino
“vedo già la luce tra le pieghe
Del mio cervello
È una sensazione strana
Il peccato di colpo mi annoia
Peggio dei movimenti in borsa
O delle grigliate all’aperto”
Qualcuno pare l’abbia già detto
Che senza il buio e il male
Il mondo non sarebbe più lo stesso
Tutto diventerà fatuo e carino
Decoreremo mobili e monili
Costruiremo piste ciclabili
Da Palermo fino a Dublino
È l’ultima notte del mondo
Da domani ci sarà luce
A Delhi come a Toronto
Ma la gente riunita qui ha paura
Di perdere di colpo il proprio lato oscuro
Più misterioso di quello della luna
Pare che stanotte non ci sia verso di tornare indietro
O coprire la terra con un telo
Così da domani cominceremo tutti ad appassire
Sazi e gentili
Come giacinti nel mese d’aprile
Prende Ellroy in disparte
Si sente a disagio
La gente lì dentro -dice- non gli piace
“sono venuto solo per senso del dovere”
Ammette sincero
“A eseguire i Notturni
In modo che il cielo la notte
Torni nero”
Stanotte la terra
Ha fatto uno strano giro
Aveva freddo
O s’è fatta commuovere
Dal pianto a dirotto di un bambino
Così è uscita dall’orbita
E s’è messa tra due soli
Che da domani la illumineranno tutta
Dall’equatore ai poli
“Se manca la notte
Sarà sempre giorno”
Realizza Von Masoch stordito
Versandosi un flacone d’arsenico nel vino
“vedo già la luce tra le pieghe
Del mio cervello
È una sensazione strana
Il peccato di colpo mi annoia
Peggio dei movimenti in borsa
O delle grigliate all’aperto”
Qualcuno pare l’abbia già detto
Che senza il buio e il male
Il mondo non sarebbe più lo stesso
Tutto diventerà fatuo e carino
Decoreremo mobili e monili
Costruiremo piste ciclabili
Da Palermo fino a Dublino
È l’ultima notte del mondo
Da domani ci sarà luce
A Delhi come a Toronto
Ma la gente riunita qui ha paura
Di perdere di colpo il proprio lato oscuro
Più misterioso di quello della luna
Pare che stanotte non ci sia verso di tornare indietro
O coprire la terra con un telo
Così da domani cominceremo tutti ad appassire
Sazi e gentili
Come giacinti nel mese d’aprile
Emidio Clementi
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