Polvere Songtext
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Siamo polvere nell’atmosfera vapore che scompare un
suono effimero nell’aria e quando viè la sera il buio non ha
maschere e resta la tua parte quella vera senza la barriera
pensieri che si affollano dentro al cervello la vita che
accarezza col coltello l’uomo nello specchio che ha suonato
il campanello sei tu quando non vedi più la faccia da pischello
nel riflesso andiamo nella stessa direzione anche se non te
tange la questione anche se quando guardi nel mio sguardo
vedi già la soluzione la vita non perdona ed è il bastone la sua
spiegazione l’ho visto coi miei occhi quando cambia il vento
suono effimero nell’aria e quando viè la sera il buio non ha
maschere e resta la tua parte quella vera senza la barriera
pensieri che si affollano dentro al cervello la vita che
accarezza col coltello l’uomo nello specchio che ha suonato
il campanello sei tu quando non vedi più la faccia da pischello
nel riflesso andiamo nella stessa direzione anche se non te
tange la questione anche se quando guardi nel mio sguardo
vedi già la soluzione la vita non perdona ed è il bastone la sua
spiegazione l’ho visto coi miei occhi quando cambia il vento
è come sbattere la testa sul cemento ti ricorda che sei vivo e
che sei dentro la merda fino al collo e non c’è tempo per lo
spavento gira la rota gira ed è un cecchino che ammazza senza
prende la mira sparano nel mucchio e se la pagina si gira
è fine dei giochi zio dicono questa è la vita questa è la mia missiva
le parole che cercato nella stiva le ho attaccate con la calamita
nella forgia col martello da materia viva perché ancora tocca
vive pè chiamalla vita non è la caduta e l’atterraggio se ha avuto
senso questo viaggio e il mare all’orizzonte non è che un miraggio
e finirà la batteria che muove l’ingranaggio sto ancora in quel
cortile nell ’83 ma non ti trovo e se ti cerco non trovo neanche me
ma ogni notte ci riprovo di nuovo perché so che niente è per
sempre neanche la morte
Gira la rota gira va giù quello che è in cima
e tutto non è più come prima
occhi dentro gli occhi tu indovina
com’è com’è che tutto cambia dice questa è la vita
gira la rota gira ma mai all’incontrario
fino alla fine è un unico binario e tu tu non sei straordinario
e tutto si dissolve quando scende il sipario
Siamo polvere che passa fra le dita e se ne va pioggia sull’asfalto
che si asciughera’ siamo sabbia dentro una clessidra una faccia
scolpita da lacrime che scavano senza pieta’ siamo battiti di un eco
sempre piu’ distante che poi sparisce in un istante e non lo capisci
prima ma siamo qualcosa di cosi’ importante e cosi’ grande che al
sole poi si scioglie come brina cosi’ mi sveglio una mattina e non
so più chi sono e non so più chi sei provo a rimettere per bene tutti
quanti i pezzi in fila ma trovo solo il conto degli errori miei che se
potessi li riporterei tutti al punto di partenza prima dell’odio e della
scienza prima del fomento e del veleno in quattro in quella stanza
a dividerci le rime e l’incoscienza adesso in questa assenza la mia
onda si infrange e l’ombra dietro me ha sempre più la forma di una
falce mi dico non si piange mi ripeto non si torna indietro mentre
scivolo nel buio insieme al mio segreto fino alla fine fino in fondo
tutto deve andare come le mie parole in questo temporale ma non
è ancora giunto il tempo per il gran finale e so che “certe volte anche
chi parte rimane….”
che sei dentro la merda fino al collo e non c’è tempo per lo
spavento gira la rota gira ed è un cecchino che ammazza senza
prende la mira sparano nel mucchio e se la pagina si gira
è fine dei giochi zio dicono questa è la vita questa è la mia missiva
le parole che cercato nella stiva le ho attaccate con la calamita
nella forgia col martello da materia viva perché ancora tocca
vive pè chiamalla vita non è la caduta e l’atterraggio se ha avuto
senso questo viaggio e il mare all’orizzonte non è che un miraggio
e finirà la batteria che muove l’ingranaggio sto ancora in quel
cortile nell ’83 ma non ti trovo e se ti cerco non trovo neanche me
ma ogni notte ci riprovo di nuovo perché so che niente è per
sempre neanche la morte
Gira la rota gira va giù quello che è in cima
e tutto non è più come prima
occhi dentro gli occhi tu indovina
com’è com’è che tutto cambia dice questa è la vita
gira la rota gira ma mai all’incontrario
fino alla fine è un unico binario e tu tu non sei straordinario
e tutto si dissolve quando scende il sipario
Siamo polvere che passa fra le dita e se ne va pioggia sull’asfalto
che si asciughera’ siamo sabbia dentro una clessidra una faccia
scolpita da lacrime che scavano senza pieta’ siamo battiti di un eco
sempre piu’ distante che poi sparisce in un istante e non lo capisci
prima ma siamo qualcosa di cosi’ importante e cosi’ grande che al
sole poi si scioglie come brina cosi’ mi sveglio una mattina e non
so più chi sono e non so più chi sei provo a rimettere per bene tutti
quanti i pezzi in fila ma trovo solo il conto degli errori miei che se
potessi li riporterei tutti al punto di partenza prima dell’odio e della
scienza prima del fomento e del veleno in quattro in quella stanza
a dividerci le rime e l’incoscienza adesso in questa assenza la mia
onda si infrange e l’ombra dietro me ha sempre più la forma di una
falce mi dico non si piange mi ripeto non si torna indietro mentre
scivolo nel buio insieme al mio segreto fino alla fine fino in fondo
tutto deve andare come le mie parole in questo temporale ma non
è ancora giunto il tempo per il gran finale e so che “certe volte anche
chi parte rimane….”
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