Senza Che Nulla Cambi Songtext
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Andrea Mirò:
Sarà svegliarmi alzarmi piano pensare in fretta congedarmi senza che nulla cambi immaginavo fosse questo come un rituale printido i gesti sembrano importanti, normali. Tutto è perfetto tutto è qui, lasciarsi in fondo è un po' cosi che non c'è tempo di spiegare per quel che vale.
Dargen D'Amico:
Prezzi bassi,tintoria tentatrice,la storia si ripete,il ciclo delle camicie, e la notte non vedo lo sporco e sto sereno al buio bene e male non li distingui nemmeno sono distratto da altro,dal gatto,dal corso alternativo del fato e alle quattro mi rendo conto di non aver mai preso una posizione e sento freddo, avere il corpo è una punizione.
Andrea Mirò:
È la stanchezza o fa un po' freddo, la colazione sempre uguale, vestiti pronti per l'ufficcio e il pane e per un attimo ricordo un volto,potrei rischiare di tornare indietro e ripensarci ancora, ridisegnare forse la mappa della vita il campionario delle scene costa fatica e la mia testa è un campo in cui pensieri-cavalette inghiottiranno per intero le traiettorie della mente
Dargen D'amico:
Andrea Mirò:
Persa fuori guardando in alto a nord la mia stella polare persi dentro si affonda come nell'acqua senza affogare. Un solo passo, due non bastano ,tre sono ancora pochi,quattro è un numero pari,cinque è l'orario in palestra, il sei aprile è un giorno come un altro...
Sarà svegliarmi alzarmi piano pensare in fretta congedarmi senza che nulla cambi il mio futuro non è qui, senza che nulla cambi le cose se ne vanno,senza che nulla cambi il mio futuro non è qui.
(Grazie a Elvis G. per questo testo)
Anche in amore prima dello sfatto tre avvisi dopodiché sei statistica della crisi l'inquadratura si stringe a non finire su di me che però non ho più nulla da dire quasi tutti non valiamo la pena nel dubbio ti lecco a sufficienza la schiena, se non vuoi farlo per te fallo per me che sono un anello di congiunzione perso sul set.
Sarà svegliarmi alzarmi piano pensare in fretta congedarmi senza che nulla cambi immaginavo fosse questo come un rituale printido i gesti sembrano importanti, normali. Tutto è perfetto tutto è qui, lasciarsi in fondo è un po' cosi che non c'è tempo di spiegare per quel che vale.
Dargen D'Amico:
Prezzi bassi,tintoria tentatrice,la storia si ripete,il ciclo delle camicie, e la notte non vedo lo sporco e sto sereno al buio bene e male non li distingui nemmeno sono distratto da altro,dal gatto,dal corso alternativo del fato e alle quattro mi rendo conto di non aver mai preso una posizione e sento freddo, avere il corpo è una punizione.
Andrea Mirò:
È la stanchezza o fa un po' freddo, la colazione sempre uguale, vestiti pronti per l'ufficcio e il pane e per un attimo ricordo un volto,potrei rischiare di tornare indietro e ripensarci ancora, ridisegnare forse la mappa della vita il campionario delle scene costa fatica e la mia testa è un campo in cui pensieri-cavalette inghiottiranno per intero le traiettorie della mente
Dargen D'amico:
Andrea Mirò:
Persa fuori guardando in alto a nord la mia stella polare persi dentro si affonda come nell'acqua senza affogare. Un solo passo, due non bastano ,tre sono ancora pochi,quattro è un numero pari,cinque è l'orario in palestra, il sei aprile è un giorno come un altro...
Sarà svegliarmi alzarmi piano pensare in fretta congedarmi senza che nulla cambi il mio futuro non è qui, senza che nulla cambi le cose se ne vanno,senza che nulla cambi il mio futuro non è qui.
(Grazie a Elvis G. per questo testo)
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